Argomenti Ambiente e Società
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L'evoluzione della Società dal XVIII sec.
La gestione del sistema Terra non è problema recente e con diverse accezioni e con diverse preoccupazioni ha fatto sentire la sua importanza con il nascere della rivoluzione industriale.
Fino al XVIII secolo il lento aumento della popolazione mondiale,la produzione concentrata essenzialmente su modelli artigianali, un modesto utilizzo di fonti energetiche avevano modificato il territorio e l’ambiente in maniera piuttosto contenuta.
A partire dal XVIII secolo una serie di eventi hanno sostanzialmente modificato la relazione tra l’uomo e l’ambiente:
1° Rivoluzione industriale | 1716 - 1830 | scheda |
2° Rivoluzione industriale | 1856 - 1878 | scheda |
3° Rivoluzione industriale | XX sec | scheda |
4° Rivoluzione industriale [4.0] | XXI sec | scheda |
Le rivoluzioni industriali crearono le città e le classi sociali così come le abbiamo conosciute. Oggi il rapporto tra lavoro e tecnica crea una condizione di precarietà, flessibilità esaurendo l’esperienza di alcuni lavori e rimodellando la distribuzione del lavoro sull’intera popolazione con conseguenze antropologiche di un certo spessore. Un tale impatto sul mondo del lavoro e quindi sulla organizzazione sociale complessiva richiede che venga ricercato un nuovo modello di sviluppo per la Società.
Sintesi dei problemi
incremento della popolazione |
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Gli sprechi della produzione alimentare |
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Migliore utilizzo delle risorse disponibili. Necessità di maggiori fonti energetiche. |
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Livello inquinamento |
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Sempre maggiori interconnessioni economiche. Concentrazioni monopolistiche |
Questi aspetti hanno comportato grandi benefici e come rovescio della medaglia anche grandi problemi sul piano economico e sociale
Ogni periodo medio – lungo (50 – 100 anni) è caratterizzato da grandi cambiamenti portando modifiche nella organizzazione sociale, nell’economia, nei rapporti tra persone e tra comunità, ma sembra che nel passato questi cambiamenti avessero quale denominatore comune la non modificazione del “sistema Terra” lasciando che questa si evolvesse secondo i suoi ritmi naturali.
L’impatto delle “rivoluzioni industriali” sembra aver modificato questo equilibrio.
Nel corso del XIX sec si sono create le premesse costitutive di questa modificazione che sono state messe in evidenza da un documento del 1972 commissionato al MIT dal Club di Roma [ “I limiti dello sviluppo” Ed EST Mondadori e pubblicazioni successive (vedi bibliografia)]
Gli effetti delle trasformazioni generate dall’azione dell’uomo creano rilevanti effetti sui principali “sistemi”
* Crescita economica
* Democrazia
* Equità intergenerazionale
* Clima globale
* Conservazione degli spazi (territorio)
Si oppongono due visoni contrapposte tese a dare una prospettiva allo sviluppo umano:
Scienza e tecnologia troveranno un modo per continuare la crescita. In questo caso ci si affida a soluzioni futuribili partendo , comunque, dal presupposto che la crescita possa essere infinita; |
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Non si può crescere all’infinito, il pianeta non ha risorse sufficienti. Questa ipotesi parte dal presupposto che tutti i “sistemi” hanno uno sviluppo finito e dalla constatazione che già oggi molte zone sono in crisi dal punto di vista sociale, economico ed ambientale. |
Il problema appare quanto mai complesso e vengono di seguito evidenziati solo alcune delle questioni che richiedono approfondimento e condivisione
I rapporti sullo stato del mondo hanno individuato alcuni scenari che sono stati affinati nel corso degli anni anche grazie alla migliore affidabilità delle tecniche di simulazione
Forze eterogenee sul sistema Terra
L’Umanità è passata dal mesolitico al neolitico trasformando la popolazione nomade in popolazione stanziale grazie allo sviluppo dell’agricoltura; Nei secoli scorsi fu prospettata una crisi dovuta al sovraffollamento (Malthus) in realtà risolta con l’aumento della produttività
La limitatezza delle risorse non rinnovabili, l’uso del territorio, la quantità di inquinamento prodotta da una certa organizzazione sociale induce ad una seria riflessione per usare le risorse della Terra in modo che anche le prossime generazioni possano goderne